incesto
La figa stupenda di Nicole
di 
Angel1965
28.04.2025 |
23 |
0
"Rimasi lì, unito a lei, ancora vivo, ancora desideroso..."
PrefazioneDi tutte le donne che avevo conosciuto, assaporato, posseduto, nessuna mi aveva mai fatto perdere la testa come Nicole.
Era giovane, fresca, viva.
Non era solo il suo corpo perfetto: era qualcosa di più.
Era il suo sesso. Un dono proibito, fatto apposta per farmi impazzire.
E ormai, non vivevo più per altro. Solo per adorarla, possederla, distruggerla e ricostruirla a ogni incontro.
⸻
Racconto
Nicole era sdraiata nuda sul letto, il corpo ancora lucido dopo una doccia veloce. La pelle profumava di sapone e desiderio.
La osservavo in silenzio. I seni pieni e sodi, il ventre piatto che tremava a ogni respiro, le cosce lisce divaricate come un invito.
E lì, tra quelle gambe aperte, il centro del mio universo: il suo sesso perfetto, rasato alla perfezione, rosa e pulsante.
Mi inginocchiai ai piedi del letto, come davanti a un altare. Le allargai dolcemente le gambe e sentii il suo calore, il suo profumo intenso avvolgermi.
Una goccia di umido scese lungo la fessura. Chiusi gli occhi e inspirai a fondo, inebriato.
Iniziai a baciarla, prima sulle cosce, poi sempre più vicino al suo centro.
La mia lingua tracciava cerchi lenti intorno alle labbra gonfie, sfiorandola senza fretta.
Nicole gemette piano, la testa gettata all’indietro, le mani strette nelle lenzuola.
«Amami…» sussurrò. «Adorami tutta… sono tua…»
Quelle parole mi accesero come benzina sul fuoco.
Divaricai delicatamente le sue labbra intime e infilai la lingua dentro di lei. La sentii tremare.
La mia bocca si nutriva del suo sapore, mentre i suoi gemiti crescevano, disperati e dolcissimi.
Nicole venne una prima volta, urlando il mio nome, bagnandomi tutto.
Non mi fermai. Continuai a succhiarla, a leccarla a fondo, senza pietà.
Quando la sentii di nuovo fremere, mi sollevai.
Il mio sesso era teso, pronto a prenderla.
Nicole mi guardava, persa, con occhi supplicanti.
Allungò una mano verso di me, guidandomi tra le sue gambe.
La penetrai con un colpo deciso.
Lei urlò di piacere, stringendomi con forza.
La scopai senza limiti, con forza, profondità, devozione.
Ogni affondo era un atto di adorazione e di conquista.
Nicole gemeva, piangeva, rideva di piacere. Il suo corpo si spezzava e si ricomponeva sotto di me.
La girai di scatto, sollevandole i fianchi, e la presi da dietro, mentre il suo sedere perfetto sbatteva contro il mio bacino.
«Distruggimi… riempimi tutta… sono tua… tua per sempre…» gemette.
Quelle parole furono la mia fine.
Venni urlando, affondato in lei, sentendo il mio piacere riversarsi nel suo corpo ancora tremante.
Non mi staccai subito. Rimasi lì, unito a lei, ancora vivo, ancora desideroso.
⸻
Finale
Quando mi ritrassi, vidi la mia essenza colare lungo le sue cosce lisce.
Nicole si stese esausta, il corpo ancora aperto, vibrante di vita.
Mi sorrise, spezzata e felice.
«Questa figa… è tua. Solo tua. Da adorare. Da riempire. Per sempre.»
Sorrisi.
Sapevo che non l’avrei mai lasciata pulita. Mai.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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